In queste ultime settimane abbiamo visto la Natura riprendere fiato. I mari, gli oceani, i fiumi ed i canali sono diventati cristallini come mai.
Ci siamo stupiti per la possibilità di osservare una medusa nell’acqua dei canali di Venezia, i nostri bellissimi paesaggi sembravano oasi meravigliose e gli animali si sono ripresi i loro spazi. Molte specie a rischio sono riapparse e ci siamo sentiti un po’ tutti parte integrante del nostro bellissimo Pianeta.
Purtroppo però, tutto questo è durato poco. È bastato un solo giorno fuori dal lockdown per riportare i nostri corsi d’acqua e i nostri paesaggi all’aspetto tetro a cui eravamo abituati.
È ciò che è accaduto, ad esempio, per il fiume Sarno che finalmente era diventato cristallino, un aspetto sconosciuto per le ultime tre generazioni di abitanti del Cilento.
È bastato un giorno solo per far ripartire le fabbriche e riprendere i soliti illeciti versamenti di veleno nel suo letto.
La Natura si ammala nuovamente.
Sembra quasi che ci siamo svegliati da un sogno, un sogno durato 50 giorni.
Il Sarno è tornato ad essere il fiume dei veleni e le sue acque sono nuovamente torbide e maleodoranti, ma non è il solo a riprendere a soffrire.
Gli effetti sono evidenti anche nelle acque del mare del porto di Bacoli, del Villaggio Coppola e di Castel Volturno. Stessa sorte è toccata ai Regi Lagni, un reticolo di canali che si estende per 1.095 km2 coprendo 99 comuni delle provincie di Napoli, Avellino, Caserta e Benevento.
Il consigliere Francesco Emilio Borrelli ha denunciato ciò che sta accadendo sottolineando che è bastata la riapertura delle industrie per poche ore per tornare a vivere circondati da veleno, ribadendo la necessità di fermarci finché siamo in tempo.
Madre Natura ci ha dato un’altra possibilità, non possiamo farcela sfuggire!

L’ultima possibilità…
Ciò che è accaduto in questi giorni mostra i punti deboli del sistema produttivo mondiale. È indispensabile, ormai, cominciare a:
- mettere in atto un sistema eco-compatibile,
- studiare pene più severe per chi attenta all’ambiente,
- attuare controlli più serrati.
In realtà, forse, basterebbe il buon senso di ognuno. Sarebbe sufficiente che ogni soggetto considerasse l’ambiente come la propria casa; un luogo sacro in cui crescere e sentirsi protetti.
Basterebbero poche, semplici attenzioni da parte di ognuno di noi.
È brutto da dire, ma forse il Coronavirus è anche un punto di svolta, un’occasione per riflettere, non ripetere più gli stessi errori e cambiare strada.
Non possiamo permetterci di perdere altro tempo, le conseguenze saranno ancor più disastrose del Covid-19.
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Redattrice di Energia Pulita Gratis
Laureata in Sociologia. Ricercatrice per vari enti. Impegnata in progetti socio-educativi che coinvolgono bambini e ragazzi in età scolare.
Da sempre interessata all’ambiente ed al mondo delle energie rinnovabili. Amo viaggiare ed il teatro di Goethe e Pirandello.